L’ASMR: tutto quello che c’è da sapere (e da ascoltare).

KIWI

Senti che trend

Sussurri, fruscii, unghie che picchiettano: sono suoni in grado di scatenare un brivido di piacere in chi li ascolta. E sono anche i più ricercati da chi vuole provare gli effetti dell’ASMR. Infatti, ormai milioni di persone nel mondo hanno scoperto questo quasi magico mondo, in cui suoni e mente si incontrano. E come accade per quasi tutte le novità, non ci è voluto molto perché questo si trasformasse in un fenomeno virale.

Orgasmi per cervelli

Quelli sopra sono solo alcuni dei suoni che molte persone ascoltano per sperimentare sensazioni piacevoli, sfruttando la risposta sensoriale automatica che il corpo scatena a questo genere di stimolo. L’ASMR è una tecnica in grado di provocare un piacere tale da essere stato definito “orgasmo cerebrale”. E nel mondo se ne sono moltiplicati velocemente gli utilizzi, sull’onda di un trend che in realtà ha anche interessanti fondamenti scientifici. Dal semplice rilassamento alla cura dell’insonnia, sono tanti gli ambiti di applicazione: ma ciò che hanno in comune è l’ascolto di un suono per procurare benessere e piacevolezza.

C’è la scienza dietro

L’ASMR (Autonomous Sensory Meridian Response) è un fenomeno percettivo in cui specifici stimoli suscitano sensazioni di formicolio alla testa per poi diffondersi nel resto del corpo. Questo si manifesta in modo differente tra le persone e i suoi trigger (effetti scatenanti) possono essere di varia natura: stimoli uditivi, visivi, tattili o olfattivi. Nonostante la varietà di reazioni scatenanti, pare che i principali stimolatori dell’ASMR siano di natura uditiva, e questi sono spesso in grado di suscitare uno stato emotivo di positività e rilassamento che può perdurare diversi minuti.

Ma è vero tutto quello che si sente in giro?

Come accade per ogni novità o tendenza di successo, anche intorno all’ASMR si sono scatenate diverse reazioni, arrivando addirittura a parlare di bufala o fake news.
La verità è che, anche se sono ancora poche le evidenze al riguardo, diversi studi hanno rilevato una variazione nell’attività cerebrale di persone sottoposte ad ASMR, una variazione  che sembrerebbe in grado di generare una condizione simile al sonno. Alcuni ricercatori sostengono addirittura che l’ASMR assomigli neurofisiologicamente alla meditazione, in cui le aree del cervello legate ad ansia e stress sono meno attive. Sembra quindi che gli effetti dell’ASMR non siano semplice suggestione ma che possano avere dei veri e propri risvolti fisiologici.

Influencer che sanno farsi sentire

Nel mondo della comunicazione, e nello specifico degli influencer, la risposta del pubblico agli ASMR è stata a dir poco travolgente.Google qualche mese fa lo ha infatti definito “il più imponente e il più sconosciuto trend di YouTube”. Da quando il fenomeno è stato portato all’attenzione sono sempre di più i video ASMR prodotti raccogliendo, con microfoni ultra-sensibili, suoni ripetitivi e delicati: pagine di un libro che vengono sfogliate, capelli spazzolati, un pennello che dipinge una tela: insomma, non c’è limite ai possibili suoni che, accompagnati da gesti lenti e armoniosi, vanno a comporre video dal potere benefico, come dimostra il video sotto che in pochi minuti “bombarda” delicatamente le orecchie con 100 trigger.

Inserendo oggi la parola ASRM su YouTube si trovano milioni risultati. Tra gli italiani che saltano all’occhio c’è probabilmente Chiara ASMR, “la regina italiana dell’ASMR” che con 1 milione di follower e tantissimi video come quello sopra, inondati da commenti, non si può certamente definire un fenomeno secondario.

Un effetto benefico anche per brand

Come sempre accade con i trend del momento, alcuni brand hanno già saputo coglierne le potenzialità, come ha saputo ben fare Coca Cola.

Come sappiamo, il legame tra brand e persone è veicolato da potenti fattori emotivi: non è quindi difficile pensare che un brand possa produrre dei video in grado di stimolare sensazioni piacevoli nelle persone, con il fine di legarle emotivamente a sé, di contribuire al loro benessere e di posizionarsi nella mente come qualcosa di fortemente positivo. Le aziende che hanno cavalcato questo fenomeno sono già tantissime: alcune coinvolgendo gli influencer sopra citati, altre hanno provato a interpretare il trend sulla base del proprio brand e del suo linguaggio. Tra le prime, il caso Lush, che ha collaborato con la celebre influencer ASMR Darling per creare un video assolutamente coerente con il suo stile, ma in grado di presentare al meglio i prodotti del brand.

Trovare esempi di successo della seconda tipologia, invece, è più difficile.Il fulcro intorno a cui ruota l’esperienza, e che decreta il successo o meno del brand nell’abbracciare l’ASMR, è la sensazione benefica che sarà in grado di creare. I video si dovranno declinare in una vera e propria sessione di rilassamento, in cui il prodotto si mette al servizio dell’ascoltatore, trasmettendo valori e informazioni in un modo che rispecchi questo intento.

Uno straordinario esempio in questo senso arriva da Ikea, che è stata in grado di confezionare qualcosa di più di un semplice contenuto brandizzato: un video in pieno stile ASMR di ben 25 minuti che ha conquistato il pubblico, rilassandolo ma riuscendo anche a trasmettere in maniera estensiva e chiara le caratteristiche dei suoi prodotti.

Ne sentiremo parlare ancora

Insomma, il trend dell’ASMR ha tutte le carte in regola per diventare molto di più dell’ennesima moda che i brand possono sfruttare, spremendola finché dura per poi passare oltre. Se fatto bene, questo genere di contenuto può creare un vero rapporto benefico con il proprio pubblico, combinando la capacità di emozionarlo e rilassarlo con quella di raccontare al meglio il prodotto e i suoi valori. Quello che serve è tanta creatività e un buon microfono.

Se ti interessa l’argomento e vuoi approfondirlo con noi o pensare ad una possibile applicazione dell’ASMR al tuo brand contattaci.